Mantova è una magnifica città d’arte della Lombardia, d’impronta rinascimentale, inserita nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO: nel 2016 Mantova è stata eletta Capitale italiana della cultura, e nell'occasione la città ha rinnovato la sua offerta artistica e per i turisti... dunque, perché non visitarla?

 

Mantova si trova sulla sponda del fiume Mincio, nel punto in cui le acque formano una profonda ansa che abbraccia la città lombarda su tre lati. La vista migliore ed emozionante della città l’avrete dal Ponte San Giorgio, dove potrete ammirare uno degli skyline più belli al mondo. Il rosso del tramonto e il riflesso nelle acque del Palazzo Ducale, della cupola di Sant’Andrea e dei campanili daranno alla città quel tocco di eleganza. Mantova deve il suo splendore alla famiglia Gonzaga, di origini contadine, che dal 1328 al 1707 divennero prima signori, poi marchesi e, infine, duchi della città. Amanti dell’arte, della letteratura e della musica, i Gonzaga hanno reso Mantova un gioiello del Rinascimento italiano visibile da generazione in generazione nei suoi palazzi, monumenti, chiese, cultura e tradizioni.

Mantova, come arrivare

Per raggiungere Mantova, l’aeroporto più vicino è quello di Verona, dove c’è un servizio navetta che vi porterà in 45 minuti circa direttamente nel centro di Mantova.


1. Palazzo Te

Prima di addentrarvi nel cuore di Mantova, vi consigliamo come prima tappa Palazzo Te, museo civico e centro internazionale d’arte e di cultura. Il Palazzo è stato costruito nel Cinquecento dall’architetto Giulio Romano per volere del marchese Federico II Gonzaga, che desiderava una dimora destinata al divertimento, allo svago e a ricevere ospiti illustri. Sarà facile anche per voi immergersi nello sfarzo di un tempo passato con ampi saloni, giardini, scuderie e passaggi segreti. Nella Sala Grande dei Cavalli, dei Giganti e di Amore e Psiche vi sembrerà di essere in un’atmosfera surreale e mitologica. Federico II Gonzaga, grazie a questo Palazzo, ottenne da Carlo V nel 1530 il titolo nobiliare di duca. Tappa obbligatoria!


2. Piazza Sordello

Iniziamo a conoscere il cuore della città di Mantova partendo da Piazza Sordello, centro del potere politico e religioso della città. La famiglia Gonzaga nel 1350 ha ridisegnato la Piazza, che conserva ancora oggi la sua emozionante impronta medievale, e l’ha dedicata al poeta e trovatore italiano Sordello da Goito. Camminando verso sud-est sarà possibile ammirare la vecchia pavimentazione a mosaico di epoca romana. Una piazza tutta da esplorare in cui si affacciano i maggiori edifici cittadini da vedere a Mantova, come Palazzo Ducale, Palazzo Vescovile, Palazzo del Capitano e Palazzo Castiglioni.


3. Palazzo Ducale

Un must da vedere assolutamente per comprendere il prestigio acquisito dalla famiglia Gonzaga a Mantova è Palazzo Ducale. Un unico grandioso complesso monumentale e architettonico situato nella zona nord-orientale della città tra l’antica Piazza Sordello e la riva del lago inferiore. Al suo interno ripercorrerete un viaggio lungo quattro secoli, dal 1320 al 1707, passando dallo stile medievale, a quello rinascimentale e infine al neoclassico.


4. Castello di San Giorgio

Altro simbolo del potere della famiglia Gonzaga a Mantova è il Castello di San Giorgio inglobato nel possente Palazzo Ducale. Vi troverete davanti a un edificio di pianta quadrata formato da quattro torri angolari e cinto da un fossato con tre porte e relativi ponti levatoi, volto a difesa della città. Con il marchese Gonzaga il castello perse la sua funzione militare e difensiva. In una delle torri l’artista rinascimentale Andrea Mantegna ha dato sfogo alla sua creatività nella Camera Picta, chiamata Camera degli Sposi. All’interno della stanza vi sentirete osservati, ma niente paura! Sono le varie figure dipinte, affacciate dal famoso oculo prospettico, che scrutano verso il basso. Vi assicuriamo che questa stanza vi farà impazzire: gli affreschi si amalgamano perfettamente con gli spazi e l’architettura della camera!


5. Duomo di Mantova

In Piazza Sordello si trova anche il Duomo di Mantova, dedicato a San Pietro, luogo di culto principale della città lombarda. Si tratta di una chiesa molto antica, che vale la pena di visitare per la sua particolare struttura architettonica a cinque navate, e i dipinti di artisti rinascimentali che ospita. Una chicca da osservare è la Via Crucis in terracotta realizzata dallo scultore e pittore medioevale M. Andrea Jori: da vedere, a Mantova!


6. Basilica di Sant’Andrea

A pochi passi da Palazzo Ducale, armonia di forme ed eleganza si fondono nella Basilica di Sant’Andrea, la più grande di Mantova. Progettata da Leon Battista Alberti, è stata costruita, dopo la sua morte, dall’architetto mantovano Luca Fancelli. La Basilica si trova nel cuore della città; ha una pianta a croce, la cupola alta di 80 metri è opera di Filippo Juvarra e l’ingresso è inquadrato da un portico monumentale. L’interno è finemente decorato con soffitti a cassettoni e accoglie opere d’arte di artisti noti come Mantegna, Correggio, Romano, Fetti e Campi. Ricordatevi di visitare la cripta e i Sacri vasi del centurione Longino, conservati in una teca!


7. Piazza delle Erbe

Il centro nevralgico della città è a Piazza delle Erbe, chiamata così perché ospita da tempo il mercato di frutta e verdura. Vicinissima alla Basilica di Sant’Andrea, è una delle piazze più antiche di Mantova. Se da una parte resterete affascinati dai monumenti di rilievo come la splendida Rotonda di San Lorenzo, il Palazzo della Ragione, la Casa del Mercante e l’Orologio Astronomico; dall’altra parte, i portici di stile tardo gotico e rinascimentale cattureranno la vostra attenzione perché ospitano numerosi negozi, trattorie locali. Luogo ideale per una sosta culinaria!


8. Torre dell’Orologio

La Torre dell’Orologio di Mantova, vicina a Palazzo della Ragione, fu costruita nella seconda metà del Quattrocento dal meccanico, matematico e astrologo Bartolomeo Manfredi, noto come Bartolomeo dell’Orologio, a servizio della famiglia Gonzaga. La Torre è un gioiello di architettura, arte e tecnica. All’esterno mostra un orologio con le ore contrassegnate da numeri romani, segni zodiacali, ore planetarie, giorni della Luna e posizione degli astri. I vostri occhi resteranno stupiti davanti agli ingranaggi interni e al meccanismo che fa funzionare le campane quando scocca l’ora. In cima alla torre avrete l’onore di osservare Mantova e i laghi che circondano la città, a circa 32 metri d’altezza. La vista è mozzafiato!


9. Rotonda di San Lorenzo

Non lasciate Piazza delle Erbe senza aver visto la Rotonda di San Lorenzo, la chiesa più antica della città, di epoca medievale, edificata per desiderio della contessa Matilde di Canossa. Architettura semplice all’esterno, ricercata e densa di storia all’interno. Guardando le tracce in penombra degli originari affreschi di scuola bizantina risalente al XI secolo sarete investiti da una sensazione di stupore e mistero.


10. Casa del Mercante

La Casa del Mercante di Mantova è uno dei rarissimi esempi di edifici in stile gotico ben conservato; si trova in Piazze delle Erbe. È stata costruita dal mercante di tessuti Giovanni Boniforte da Concorezzo come casa-bottega. La facciata è molto caratteristica e originale, con due fregi a colonnine in cotto e particolari finestre con grosse bordature decorate. Sull’architrave, sotto il portico, sono incisi gli oggetti che il mercante vendeva nella bottega. Un palazzo di architettura quattrocentesca da non perdere!


11. Pasticceria La Tur dal Sucar

Camminando per le vie del centro, a due passi dalla Basilica di Sant’Andrea, sarete inebriati dal buon profumo della pasticceria La Tur dal Sucar, la più antica di Mantova. Siamo sicuri che non sarà facile resistere! Non pensateci troppo, entrate e assaggiate uno dei dolci mantovani più deliziosi: la Torta Elvezia. Una torta fatta con semplici ingredienti come zabaione, crema al burro, panna montata e mandorle che uniscono le tradizioni mantovane a quelle svizzere. L’idea nasce dalla famiglia Putscher, pasticceri svizzeri grigioni, che si trasferirono a Mantova alla fine del 1700. Cosa mangiare a Mantova? Ecco la risposta!


12. Chiesa di San Francesco

La Chiesa di San Francesco d’Assisi di Mantova, costruita nel Trecento, testimonia la volontà dei Gonzaga di allargare il proprio potere verso la periferia. Nel Quattrocento la chiesa è stata consacrata al culto e scelta come luogo di sepoltura della famiglia Gonzaga. In epoca napoleonica è stata depredata dei suoi tesori artistici, adibita a caserma e danneggiata. Ricostruita, mantenendo l’eleganza e l’architettura di chiesa francescana, la Chiesa di San Francesco si presenta oggi all’esterno imponente, con il grande rosone centrale e all’interno divisa in tre navate con archi gotici e soffitto in legno. Soffermatevi ad ammirare alcuni degli affreschi originali come San Francesco che riceve le stimmate del pittore Stefano da Verona.

 

 


13. Parco del Mincio

Mantova è una città densa di storia e di dettagli, ma non solo. Se avete bambini e voglia di rilassarvi, i Parco del Mincio è il luogo ideale per voi. Vi basterà una lunga passeggiata nella natura con la splendida vista sul castello per ritemprarvi della fatica o per smaltire la torta Elvezia! Al mattino è un posto magico da cui ammirare il sorgere del sole in piena tranquillità.


14. Sabbioneta

Ritagliatevi del tempo per scoprire Sabbioneta, piccolo paese a pochi chilometri da Mantova diventato Patrimonio dell’UNESCO nel 2008. Conserva, ancora oggi, una struttura urbanistica in perfetta linea con le teorie rinascimentali. Abbastanza curiosa è la facciata della Chiesa di Santa Maria Assunta, ricoperta interamente da un paramento marmoreo bicolore di lastre alternate bianche e rosse. Al suo interno, la chiesa è costituita da una navata con cappelle laterali, e ospita meravigliosi affreschi settecenteschi. La vostra attenzione sarà catturata dalla cupola a pianta ottagonale, che vi sembrerà altissima per effetto delle tecniche prospettiche. Nella Chiesa è presente il mausoleo di Vespasiano I Gonzaga, colui che ha reso Sabbioneta città d’arte e cultura. Un paese tutto da scoprire!


15. Felonica

A circa 60 chilometri da Mantova vi consigliamo di raggiungere Felonica, ultimo comune della bassa mantovana nelle vicinanze del Fiume Po. A Felonica si respira un’atmosfera semplice. Nel 1074 la contessa Matilde di Canossa fece costruire qui, agli argini del fiume, la Chiesa di Santa Maria dell’Assunta. Vi resterà impressa la sua facciata romanico-gotica rivolta alle spalle del paese. A Felonica potrete assaggiare la Tiròt (in dialetto mantovano), una focaccia tipica di pastella soffice condita con cipolla bionda dal sapore dolce ma sapido. Da leccarsi i baffi!


16 I barcaioli del Mincio

Escursioni fluviali alla scoperta dei territori bagnati dal Fiume Mincio, in particolare nel tratto compreso tra la città di Mantova, Grazie di Curtatone e Rivalta. Qui il fiume, giunto in pianura dal lago di Garda, rallenta la sua corsa, divaga in meandri e lanche formando una delle più importanti zone umide d'Italia: la Riserva Naturale delle "Valli del Mincio", ambiente palustre di rara bellezza.

Gli esperti barcaioli, propongono affascinanti itinerari fluviali per turismo naturalistico e didattico nella “Riserva naturale delle Valli del Mincio”, zona del Parco più interessante da esplorare in barca, perché più selvaggia ed ancora integra nella sua naturalità. Imbarcarsi e discendere il fiume verso Mantova, navigare lenti, tra canneti e ninfee, la miriade di canali che attraversano la larga distesa d'acqua, ammirare rare specie di uccelli e il sole al tramonto sul fiume, fino al Lago Superiore, teatro estivo dell’immancabile e spettacolare fioritura del Fior di Loto. Paesaggi naturali ed insoliti di una natura unica che mette in scena ambientazioni e scorci diversi in ogni stagione, che solo chi è nato in questi luoghi può far conoscere.

Servizi:Partenze giornaliere, da Marzo a Ottobre, dal porticciolo di Grazie di Curtatone (ai piedi del Santuario) e, su prenotazione da Mantova e Rivalta. Prestiamo i nostri servizi ad individuali e gruppi, restando a disposizione per programmi personalizzati e, su prenotazione si effettuano escursioni anche nella stagione invernale. Trasportiamo fino a 100 persone su tre diverse imbarcazioni, tra le quali due barche eco-compatibili a propulsione mista e idonee ai passeggeri disabili, contemplando anche il trasporto di biciclette. Non essendo un servizio di linea, è consigliata la prenotazione.

 

La partenza abituale delle escursioni è presso il porticciolo di Grazie di Curtatone (ai piedi del Santuario), piccola e graziosa località nel cuore del Parco del Mincio, dove sono disponibili ampi spazi verdi e ombreggiati per relax e pic-nic in riva al fiume. Le escursioni fluviali discendono il fiume attraverso la Riserva, toccando Borgo Angeli, il Lago Superiore e Mantova, ritorno a Grazie per altre vie d’acqua.


17 Il teatro scientifico del Bibiena

Questo teatro fu progettato dall'architetto Antonio Galli Bibiena.
E' un piccolo gioiello del periodo barocco con una pianta a "campana" molto rara.
Concepito per convegni scientifici e concerti, a pochi giorni dall'inaugurazione avvenuta il 3 dicembre 1769, ospitò il 6 gennaio 1777 un concerto di Wolfgang Amadeus Mozart, quattordicenne, accompagnato dal padre Leopold.
Questi, da Mantova, scrisse alla moglie magnificando lo splendido luogo in cui il figlio si era esibito.


18 Palazzo dei conti D'Arco

Il Palazzo, splendida residenza dei conti d'Arco fu eretto fra il 1784 e gli anni immediatamente seguenti dall'architetto neoclassico Antonio Colonna per un ramo della casata trentina dei conti d'Arco

La bella facciata si ispira all'arte del Palladio. Mostrano soluzioni d'arte pure interessanti e solenni come l'atrio d'ingresso, il cortile, lo scalone e gli ambienti interni.

L'edificio è stato legato alla città di Mantova attraverso una fondazione che ne mantiene inalterato il fascino sette - ottocentesco di dimora patrizia.
E' completamente arredato come ai tempi dell'ultima discendente della famiglia.
Di notevole valore artistico e storico la pinacoteca.

 

Interessante la cucina ottocentesca ricca di oggetti di rame.


19 La galleria storica dei "VIGILI DEL FUOCO"

La "Galleria Storica dei Vigili del Fuoco" a Mantova è unica nel suo genere in Italia. Vi sono conservati cimeli storici e mezzi provenienti da tutto il territorio Nazionale.
Ospitata in uno stabile il cui accesso è situato all'inizio di Piazza Arche denominato all'uopo: Largo Vigili del Fuoco.

Nel 1991, in occasione del 50° anniversario dell'istituzione, veniva inaugurato il primo museo storico italiano dei Vigili del Fuoco. Il museo è stato allestito in alcuni edifici del complesso monumentale del Palazzo Ducale di Mantova, adibiti anticamente in parte a uso militare e scuderie (ex caserma Gonzaga), in parte riconducibili a una struttura teatrale (ex Teatro vecchio).
Il museo si sviluppa su quattro ampie sale collegate tra di loro da grandi aperture ad arco e raccoglie mezzi e testimonianze dal XVIII al XX secolo, consentendo di cogliere la straordinaria evoluzione tecnica dei mezzi del Corpo dei Vigili del Fuoco in questi secoli.
Nella prima sala (ex scuderie) sono esposti i mezzi più antichi, tra cui una pompa a mano del XVIII secolo che veniva azionata dai cittadini riuniti come volontari. Tra le curiosità, una bicicletta dei pompieri dotata di manichetta e varie moto, semplici o con sidecar.
Nella seconda e terza sala sono disposti automezzi storici, anfibi, autopompe anche di grandi dimensioni: particolare interesse destano le scale in acciaio, tra cui una lunga 26 metri ancora in perfette condizioni ideata dal tedesco Conrad Dietrich Magirus. Nella quarta sala si possono ammirare uniformi di varie epoche, i primi estintori a polvere antesignani degli odierni a schiuma, caschi di varie epoche e paesi e, al centro della sala, un elicottero del 1956.
Sono inoltre esposti su tutto il percorso museale molteplici documenti, quali fotografie e articoli di giornali.


20 Museo Tazio Nuvolari

Tazio Nuvolari, affidò il suo patrimonio sportivo all'Automobile Club Mantova.
Rinnovato nel 2003 in occasione delle celebrazioni per il 50° della scomparsa del Mantovano volante , il Museo è gestito da un Comitato di cui cui fanno parte l'Automobile Club Mantova, il Comune di Mantova e la Provincia di Mantova.


21 Il forte di Pietole

Purtroppo andrebbe recuperato, ma è comunque visitabile grazie agli amici di Academy Explorer che tanto si sono impegnati per verificare, documentare ed accompagnare i gruppi.


22 Sabbioneta la città murata ( 2 )

La Piccola Atene dei Gonzaga

Città di fondazione, ideata, voluta e costruita da un solo uomo: Vespasiano Gonzaga Colonna, nella seconda metà del '500. E' stata definita "la nuova Roma" e la "Piccola Atene". Oggi è Patrimonio dell'Umanità UNESCO.

Vespasiano illuminato principe rinascimentale, la volle bella , elegante, classica, ricca di edifici di grande pregio. Tutto accuratamente disposto in una rinnovata struttura urbana arricchita da due piazze centrali, circondata da una solida cinta muraria di forma esagonale.

Da visitare: Il Palazzo Ducale (1568); il Teatro all'Antica (1590); Il Palazzo del Giardino (1578); La Galleria degli Antichi (1584); la Chiesa dell'Incoronata (1588); la Cinta Muraria lunga 3 km. con le 2 porte monumentali; Il Museo dell'arte Sacra e del Tesoro Gonzaghesco dove è conservato il Toson d'Oro; la Sinagoga ed il cimitero ebraico.

Nei dintorni

Villa Pasquali (1 km) maestosa parrocchiale del Bibiena; Commessaggio (7km) con il Torrazzo Gonzaghesco ed il ponte di barche; Casalmaggiore (6km) con il Santuario della Fontana, il fiume Po, il museo del Bijou (unico in Italia)

Piste ciclabili

Sabbioneta, ma tutto il mantovano si addice a pedalate salutari e tutti i luoghi sono raggiungibili in bicicletta.

 

Nelle vicinanze anche diversi parchi regionali e fluviali. Di interesse sono anche gli argini gonzagheschi percorribili con le due ruote.


23 San Benedetto Po

A pochi chilometri da Mantova si trova San Benedetto Po, il cui nome – San Benedetto in Polirone – è legato al monastero benedettino fondato nel 1007 da Tedaldo di Canossa sull’isola che sorgeva tra il Po e il Lirone. Il centro del paese si è sviluppato in riva al fiume e intorno al vasto complesso monastico, aventi un ruolo primario nella vita della comunità nel corso dei secoli e fino ai giorni nostri. Per l’impegno religioso, politico e culturale il monastero ha occupato un ruolo fondamentale nella storia del monachesimo italiano, fino alla sua soppressione (1797) ad opera di Napoleone Bonaparte. Oltre duemila anni di storia sono sedimentati nelle strutture di questo complesso monumentale che offre diverse modalità di visita nei luoghi caratteristici del monastero. Da visitare:
IL MUSEO CIVICO POLIRONIANO: è situato nei suggestivi ambienti restaurati del piano superiore del monastero. Le sue collezioni, tra le più importanti ed estese raccolte etnoantropologiche italiane, comprendono circa 12.000 oggetti tra cui strumenti del lavoro agricolo e dell’artigianato rurale, immagini e oggetti devozionali, opere grafiche e pittoriche realizzate da numerosi artisti locali del XX secolo, burattini e antiche marionette, un importante fondo fotografico e una biblioteca specializzata. Nei seminterrati del Refettorio e dell’ex Infermeria monastica inoltre sono presenti la sezione archeologica con reperti rinvenuti durante le campagne di scavo nel monastero e la collezione di carri agricoli padani, la più ricca a livello regionale.
LA BASILICA: di impianto quattrocentesco, venne restaurata da Giulio Romano nel 1539 e conserva al suo interno mosaici del XI secolo, statue di Santi in terracotta ad opera di Antonio Begarelli, pale d’altare di vari artisti tra cui Girolamo Monsignori, Fermo Ghisoni, G. Mazzola Bedoli e arredi lignei di G.M. Piantavigna.
COMPLESSO MONASTICO: è possibile visitare gli ambienti principali del monastero tra cui i chiostri di San Benedetto, di San Simeone e dei Secolari, l’appena restaurato Scalone costruito nel 1674 dal Barberini, la sala del capitolo, il cantinone e l’ex Refettorio monastico.

SANTA MARIA IN VALVERDE: la chiesa di Santa Maria in Valverde sorge a 2 km circa dal centro di San Benedetto Po. La chiesetta, un tempo circondata da fossato, fu fondata nella seconda metà del XI, diventando una dipendenza del monastero Polironiano. Restaurata nella seconda metà del ‘400, l’edificio conserva ancora lo stile romanico originario. Addossato all’abside della chiesa sorgeva un ampio edificio a pianta quadrata, comprendente un chiostro centrale, sagrestia, cucina, cantine e celle dei monaci. Tali strutture furono rase al suolo nel 1853 e alla fine del XIX secolo. Presso l’abside sorge l’elegante campanile quattrocentesco a pianta ottagonale. Attualmente l’edificio è di proprietà privata.

L’ OSSERVATORIO ASTRONOMICO
L’osservatorio astronomico si trova nella frazione di Gorgo in via Strada Gorgo 36. L’edificio comprende sala lezioni, sala computer e biblioteca, terrazza, cupola col telescopio principale.

IL SISTEMA DI BONIFICA
La tomba-sifone del Consorzio dell’Agro Mantovano-Reggiano, sotto la quale passa il fiume Secchia, si trova nella frazione di San Siro, a 6 km da San Benedetto. Comprende due contro-chiaviche, un canale emissario e alcuni canali secondari e costituisce uno dei maggiori sistemi di bonifica padani.
IL PARCO DELLA GOLENA FOCE-SECCHIA
Il parco rappresenta un percorso turistico per chi vuole intraprendere un itinerario alla scoperta di ambienti tipici della pianura alluvionale del Po e per il turista interessato all’ingegneria fluviale. L’area del parco che si estende per una superficie di 11,43 chilometri quadrati, è visitabile anche in bicicletta grazie ai percorsi sugli argini che affiancano quasi tutto il perimetro del fiume (oltre 35 km) e sono compresi nella rete ciclabile transeuropea “Eurovelo”.
L’ ATTRACCO FLUVIALE
Si trova nei pressi del grande ponte che scavalca il Po a due chilometri circa dal centro abitato. E’ il punto di attracco per escursioni in motonave lungo il Po.
LE PIEVI MATILDICHE
Si tratta delle testimonianze architettoniche del dominio della famiglia dei Canossa che a partire dal XI secolo ha controllato queste zone strategiche perché attraversate dal fiume Po. Visitare queste pievi, genericamente chiamate matildiche a memoria del personaggio più illustre della famiglia Canossa, vuol dire fare un viaggio sulle tracce del Romanico. Le più vicine a San Benedetto Po sono la Pieve di San Lorenzo a Pegognaga e la Chiesa di San Fiorentino a Nuvolato di Quistello

MANIFESTAZIONI ANNUALI:

SAGRA DELL’ASPARAGO, secondo fine-settimana di maggio
FIERA D’AGOSTO, prima domenica di agosto
SAGRA DAL NEDAR, primo fine settimana di ottobre
MERCATINO DELL’ANTIQUARIATO, prima domenica del mese
MERCATO IN PIAZZA, tutti i martedì

 

AREA SOSTA CAMPER